venerdì 3 febbraio 2012

Leggendo qua e là - Settimana Enigmistica 4017 (Principessa Sissi, Johann Jakob Scheuchzer e il drago, la bambola di Rudolph Giuliani, Gog e Magog)


Un diario pubblicato nel 1723 dal medico e matematico svizzero Johann Jakob Scheuchzer metteva seriamente in guardia i viaggiatori informandoli che nelle Alpi Retiche un tale aveva visto "un drago steso all'ombra degli abeti, con quattro zampe, ali maculate di rosso, sple
ndente e di colore argenteo, che respirava sospirando e agitava lentamente le ali"

Dopo essere stato respinto da 63 donne a causa della sua marcata balbuzie, il tedesco Konrad Muller ha deciso di farsi monaco e si è ritirato in un convento nel quale vige la regola del silenzio.


L'ondata emotica che fece seguito all'attentato terroristico delle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001 lasciò il segno anche sui giocattoli. Un'azienda specializzata nella produzione di soldatini mise in commercio con grande successo un bambolotto con le fattezze dell'allora sindaco di New York, Rudolph Giuliani, divenuto molto popolare per il modo in cui aveva gestito l'emergenza dopo la tragedia.

L'imperatrice Elisabetta d'Austria (più nota con il soprannome di Sissi) era ossessionata dal proprio aspetto fisico, tanto da non permettere che le sue fotografie fossero diffuse prima che qualche ritoccatore di negativi avesse fatto sparire dal suo volto i segni dell'età.

La civetta ha gli occhi nella parte anteriore della testa e non ai lati come la grande maggioranza degli uccelli. Grazie a ciò, similmente agli altri predatori notturni, ha una più ampia visione tridim
ensionale e una maggior possibilità di vedere le prede anche con poca luce. I suoi occhi, tuttavia, sono fissi nella cavità oculare e per guardare di lato essa non può ruotarli, ma deve girare la testa.

Il termine slogan deriva dall'espressione sluagh-gharim che in gaelico, l'antica lingua celtica parlata ancor oggi in Scozia, significa "grido di guerra". Uno slogan efficace dev'essere infatti forte, breve e soprattutto incisivo, appunto come le urla lanciate in battaglia.

Nella tradizione biblica e islamica, con i nomi di Gog e Magog
vengono genericamente indicate certe popolazioni asiatiche bellicose e selvagge, la cui minaccia è sempre incombente: sulle fantasiose carte geografiche di età medievale, queste genti apparivano circondate da una gigantesca muraglia di bronzo, al cui interno, secondo una leggenda, sarebbero state rinchiuse da Alessandro Magno.

La propoli è una sostanza resinosa, prodotta dalle gemme degli alberi, che le api raccolgono e, dopo averla elaborata, utilizzano per sigillare le fessure dell'alveare, oppure per far aderire tra loro i favi e per creare alla loro superficie una sorta di verniciatura protettiva: essa, infatti, evita che i batteri e funghi parassiti vi facciano presa. Le virtù di tale sostanza erano note già in tempi antichi: gli Egizi, ad esempio, la usavano per l'imbalsamazione, ed i Greci se ne servivano per favorire la cicatrizzazione delle ferite.

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